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Un secondo ritorno 'a casa' per gli Oasis a Dublino

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Author image Gianluigi Riccardo

18 agosto 2025 alle ore 13:09, agg. alle 16:45

Tra dediche a mamma Peggy e fan commossi, gli Oasis sono tornati in Irlanda, nazione di origine della loro famiglia

La scorsa settimana gli Oasis sono tornati a casa una seconda volta e, dopo gli show all'Heaton Park di Manchester, si sono esibiti a Croke Park, Dublino, per le tappe irlandesi del tour della reunion.

Come molte famiglie del Nord-Inghilterra della metà del secolo scorso, anche quella dei Gallagher arriva proprio dall'Isola verde e Noel e Liam non hanno mai fatto mistero di quanto il loro sangue irlandese - mamma Peggy viene dalla contea di Mayo e il padre Tommy da Meath - sia stato fondamentale per il successo della band e per il loro temperamento.

Nel libro Supersonic Noel esprime chiaramente il concetto: "Io e Liam siamo irlandesi, non c'è traccia di sangue inglese nelle nostre vene e chiunque sappia di cosa parlo saprà che esiste il bere e il bere all'irlandese, che può durare per sempre. Gli Oasis non sarebbero mai esistiti, non sarebbero mai stati così grandi, importanti, infallibili, amati e temuti, se non fossimo stati tutti irlandesi in modo predominante".

Per la prima volta dopo 16 anni la capitale irlandese si è trasformata in un turbine nostalgico, provando quanto già vissuto dai fan che hanno preso parte agli show inglesi: a città traboccava di fan, i pub hanno suonato in diffusione le varie Wonderwall, Champagne Supernova e altri inni mentre musicisti di strada intonavano le canzoni cult che hanno segnato le vite di un’intera generazione.

Modalità rito collettivo sbloccata anche sotto il cielo d'Irlanda.

Gli Oasis e le emozioni di Dublino

La performance ha avuto inizio con Liam e Noel saliti sul palco abbracciati, come ormai consueto, ma questa volta alle loro spalle campeggiava un'arpa irlandese come omaggio alla terra delle loro origini.

Hello ha aperto le danze e Liam ha cominciato con una nota su se stesso nel classico stile ironico sottolineando che quella sera per lui era speciale perché non era mai stato così sobrio in Irlanda.

Ma il momento in cui rendere onore al proprio sangue è arrivato con Roll With It, quando Liam ha dedicato il brano a Charlestown, piccolo paese nella contea di Mayo dalla quale proviene Peggy, madre dei fratelli Gallagher.

Peggy che era presente al concerto ed alla quale il frontman degli Oasis ha dedicato affettuosamente 'Stand By Me'.

I legami familiari non sono stati gli unici a dare vita a scene commoventi perché, qualora ci fosse bisogno di sottolinearlo, questi show degli Oasis stanno rappresentando al meglio il senso di comunità dei loro fan, anche quelli fuori dello stadio che, senza biglietto, hanno intonato Half The World Away.


Lo studio di Definitely Maybe in vendita per 2 milioni

Intanto arriva la notizia della messa in vendita di Golant House, l'edificio in Cornovaglia che ospitava i Sawmills Studios, studio di registrazione che vide- tra le altre - anche le sessioni di registrazione per l'album di debutto degli Oasis "Definitely Maybe".

Stando a quanto riportato da un annuncio immobiliare rilanciato dai media britannici, la casa sarebbe in vendita per circa 2 milioni di euro (1,95 milioni di sterline).
Nel corso degli anni, i Sawmills studios hanno ospitato anche nomi come Stone Roses, Muse e Robert Plant e hanno regalato un contesto assolutamente particolari agli artisti che, per raggiungere la villa, dovevano attraversare un fiume con una barca che partiva due volte al giorno, o a piedi in caso di bassa marea.


Secondo un annuncio: "The Old Sawmills gode di una posizione appartata sulla riva occidentale del fiume Fowey, con vista su un ruscello soggetto a marea e in un'area di straordinaria bellezza. In vendita sul mercato libero per la prima volta in 50 anni, The Old Sawmills è una proprietà davvero unica e appartata, situata in riva al fiume".


Oltre allo studio di registrazione, la proprietà dispone di sette camere da letto, due sale di ricevimento e una dependance con due camere da letto.
Lo studio è dotato di una regia, una cabina vocale e una sala principale per le registrazioni live.



Il possibile tour 2026

Il clamore attorno a un possibile tour europeo degli Oasis nel 2026 ha acceso fan, social media e media musicali, tra proposte iperambiziose e segnali istituzionali. Circolano in rete screenshot di calendari che suggeriscono un tour britannico estivo tra il 3 luglio e il 15 agosto, con tappe prestigiose: da St James’s Park (Newcastle) a Hampden Park (Glasgow), fino a cinque serate all’Etihad Stadium, per chiudere con quattro concerti monumentali a Knebworth House per celebrare i 30 anni delle storiche esibizioni del 1996. 

Sul fronte italiano, il consigliere del Comune di Roma, Alessandro Onorato, ha confermato che sono in corso "negoziazioni" per portare gli Oasis nella capitale nel 2026 ma attualmente non ci sono riscontri, anche se le venue di cui si parla maggiormente per un possibile approdo dei Gallagher sono lo Stadio Olimpico di Roma e lo stadio di San Siro a Milano.

In sintesi, i rumor parlano di un tour europeo estivo con San Siro e Roma tra le possibili tappe, ma finché non arriveranno smentite o conferme direttamente dalla band o dai promoter, restano "buzz" dal forte potenziale evocativo. L’attesa cresce: se e quando il sipario 2026 si alzerà, sarà per davvero.

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