TOOL, Justin Chancellor parla del futuro della band
27 novembre 2025 alle ore 10:23, agg. alle 10:44
Il bassista della band guidata da Keenan ha detto che negli ultimi anni è stata scritta nuova musica ad intermittenza ma "l'arte non si può calendarizzare"
Justin Chancellor, il carismatico bassista dei Tool, ha rotto il silenzio su uno dei temi più discussi tra i fan: il futuro della band. In una recente intervista concessa al giornalista Andrew McMillen, Chancellor ha ammesso che non stanno semplicemente aspettando il momento giusto, ma che la band guidata da Maynard James Keenan sta lavorando "a intermittenza" da un paio di anni su nuova musica.
La spiegazione è presto detta e, secondo Chancellor, risiede nel fatto che non si può calendarizzare l'arte.
"Lavoriamo sempre a nuova musica. La settimana scorsa ero in studio con Danny (Carey , batterista dei TOOL ), a buttare giù qualche idea". ha spiegato il bassista. "Ma dico sempre questo: l'arte non ha un vero e proprio programma. Non puoi forzarla. E se lo fai, tende a non funzionare tanto bene. Quindi penso, soprattutto nella nostra band, che in qualche modo sia semplicemente il modo in cui funziona. È un diverso tipo di alchimia".
I numerosi impegni dei Tool
Un altro punto da non sottovalutare per una band come i Tool, è anche la quantità di impegni dei vari membri, con il frontman in testa. Keenan, infatti, è stato anche impegnato a lavorare con i Puscifer e il prossimo anno sarà in tour con gli A Perfect Circle che - con Radiofreccia come radio partner - saranno al Ferrara Summer Festival il prossimo 13 giugno per l'unica data italiana.
"Abbiamo imparato tutti: Maynard ha i suoi progetti paralleli. Danny fa un sacco di cose diverse, Adam (Jones) fa cose diverse, e io ho la mia roba. E abbiamo imparato a ritagliarci un momento in cui le persone hanno bisogno di quello spazio per tenerci occupati con altre cose, che, in realtà, influenzano anche ciò che facciamo quando torniamo insieme. Quindi ci dà un po' di margine di manovra che si adatta alle nuove cose che faremo quando torneremo insieme", ha aggiunto Chancellor.
Prendere delle decisioni
A partire da altre dichiarazioni di Chancellor, emerge un piano operativo ben definito per il prossimo anno: dopo il tour in Messico e Sud America, la band dedicherà tre mesi in studio per “organizzare le idee".
In un'intervista di inizio 2025 con Summa Inferno, il bassista aveva descritto il processo come composto da molte fasi: “Tutti noi abbiamo idee, registriamo quando ci piacciono, ma la parte più difficile è decidere come strutturare tutto quando ci mettiamo insieme. È quasi come una lezione di matematica: c’è una lavagna, dei numeri, bisogna prendere decisioni”.
Ma nei mesi scorsi anche gli altri componenti dei Tool hanno cercato di far capire che, almeno nelle intenzioni, cercheranno di non far passare troppo tempo per un nuovo album così come è successo per i 13 anni intercorsi tra "10,000 Days" e l'ultimo "Fear Inoculum" del 2019.
I piani reali per il 2026
Adam Jones e lo stesso Maynard James Keenan hanno dichiarato che dedicare il prossimo anno alla scrittura è una priorità reale.
Intervistati lo scorso settembre da Loudwire, il chitarrista e il cantante dei Tool hanno lasciato intendere, nemmeno troppo velatamente, che i piani futuri della band prevedono un ritorno in studio.
"Vogliamo pubblicare un altro disco e poi portarlo in tour, che è ciò che sappiamo fare. Abbiamo fatto delle jam session. Non saprei se dire che il processo di scrittura si possa definire 'cominciato', perché in fondo è sempre lì." - ha spiegato il chitarrista - "Mentre ci prepariamo per un altro tour o qualsiasi altra cosa, ci sono sempre dei momenti in cui qualcuno arriva e dice 'Ho, ho questa cosa o quest'altra'. Ma credo che presto ci immergeremo nel materiale".
Stando ad altre dichiarazioni fatte da Chancellor lo corso anno, la band non esclude la via degli EP o dei singoli distribuiti progressivamente, anziché un album lungo tradizionale. Questa idea nasce da una riflessione sul panorama discografico moderno, dove il modello di distribuzione è profondamente diverso da quando i Tool hanno iniziato.