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Soundgarden, Audioslave e quelle canzoni perdute con Cornell

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Author image Gianluigi Riccardo

26 novembre 2025 alle ore 11:58, agg. alle 12:24

Nel giro di pochi giorni sia i Soundgarden che Tom Morello per gli Audioslave hanno parlato del materiale inedito cantato da Cornell

L’ingresso dei Soundgarden nella Rock & Roll Hall of Fame non è stato solo un riconoscimento tardivo ma la chiusura di un cerchio e, paradossalmente, anche l’apertura di un capitolo rimasto sospeso per troppo tempo.

Poche settimane fa, a poche ore dalla cerimonia, la band ha rotto il silenzio su uno dei temi più delicati e attesi dai fan: l’album costruito sulle ultime registrazioni di Chris Cornell, lasciate prima della sua scomparsa.

Intervistati da Alison Hagendorf per un episodio del suo podcast condivisa recentemente attraverso i suoi canali, i Soundgarden hanno affrontato il tanto discusso album di inediti bloccato più volte dopo le questioni legali con Vicky Cornell.

Nell’intervista con Allison Hagendorf, Kim Thayil, Matt Cameron e Ben Shepherd hanno finalmente ammesso ciò che in molti speravano: il materiale c’è, è stato lavorato a lungo e il disco è “quasi completo”.

"Ora sì che sono i Soundgarden"

Un'ammissione che sembra concedere un respiro di sollievo ai fan che temevano che il disco non avrebbe mai visto la luce, pur non essendoci alcuna indicazione su una possibile release date.

Nell’intervista con Allison Hagendorf, i Soundgarden hanno usato toni cauti, ma determinati. Nessuna data, nessuna promessa roboante: solo l’idea che il disco stia finalmente raggiungendo una forma definitiva. Hanno raccontato un processo lento, svolto con rispetto maniacale per il materiale vocale di Chris:

"Avevamo varie demo con una qualità particolare e ci sono elementi familiari ma anche un paio di canzoni che sembrano come un nuovo capitolo. E avrebbero potuto esserlo davvero. E' emozionante e agrodolce ascoltarle", hanno detto i Soundgarden che stanno lavorando al progetto con il produttore Terry Date.

"Quando abbiamo cominciato a lavorarci su è stato come se si riuscisse a capire un prima e un dopo. Abbiamo potuto dire 'questi sì che sono i Soundgarden'. Il fatto bello di lavorare con Terry è che non impone mai il suo stile, impara dalle band e vuole che sia più una co-produzione. Per noi è perfetto".


Le beghe legali con Vicky Cornell: anni di stallo, accordi difficili e una strada finalmente libera

Dietro l’avanzamento del disco c’è però un capitolo che nessuno può ignorare: il lungo contenzioso con Vicky Cornell. Per anni, la pubblicazione di queste ultime canzoni è stata congelata da un braccio di ferro che ha messo band e famiglia su fronti opposti, con accuse reciproche su proprietà dei master, compensi, utilizzo del materiale, perfino questioni di accesso ai file originali di Chris.

È stato uno dei casi più dolorosi degli ultimi anni nel rock, non solo perché coinvolgeva figure amatissime, ma perché ha trasformato un’eredità artistica in un terreno legale minato.

Le cause, iniziate nel 2019 e andate avanti a colpi di denunce, ricorsi e dichiarazioni pubbliche, avevano di fatto impedito qualsiasi avanzamento creativo. I Soundgarden non potevano lavorare sui nastri; Vicky sosteneva di voler tutelare la volontà di Chris; la band rivendicava il diritto di completare ciò che era nato come un disco dei Soundgarden.

La svolta è arrivata nel 2023, quando finalmente le due parti hanno raggiunto un accordo extragiudiziale. Nessun dettaglio è stato reso pubblico — com’è giusto — ma gli effetti sono stati immediati: il materiale è tornato accessibile, i rapporti si sono distesi e la band ha potuto lasciarsi alle spalle anni di paralisi.

Ed è proprio questo sblocco legale che oggi permette a Thayil e soci di parlare di un lavoro “quasi finito”. Una frase impossibile fino a poco tempo fa.

Le canzoni dagli archivi degli Audioslave

Quasi in contemporanea, Tom Morello, chitarrista degli Audioslave insieme a Chris Cornell, è tornato a parlare in queste settimane dell'archivio della band — uno scrigno di registrazioni inedite accumulate durante le sessioni per i tre album ufficiali del gruppo.

Secondo Morello, non si tratta di scarti o di demo incompleti, ma di canzoni “vere”, complete o quasi, che per vari motivi non hanno trovato spazio nei dischi ufficiali. Nella sua intervista all’emittente SNSMix, il chitarrista ha dichiarato — con cautela, ma anche con speranza — che “non è per mancanza di qualità che non sono uscite, ma semplicemente non le abbiamo mai messe insieme”, aggiungendo che non c’è “un piano concreto adesso” per la pubblicazione, ma che “non esiste nemmeno un piano che escluda la loro uscita” e che “mi piacerebbe che vedessero la luce, e spero accada un giorno”

Morello ha specificato che, dalla selezione finale di ogni disco — il debutto, Out of Exile, Revelations — era rimasto un quantitativo non trascurabile di materiale: “da ogni album abbiamo canzoni rimaste fuori, alcune davvero ottime”.

Morello non ha nascosto che la volontà di rendere questi pezzi pubblici esiste ancora: non come un atto dovuto, ma come un omaggio al vocalist scomparso e come un modo per dare ai fan “altro da ascoltare” — canzoni forse dimenticate, ma che fanno parte della storia della band.

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