Shinoda e il perché del nuovo capitolo dei Linkin Park
22 luglio 2025 alle ore 14:18, agg. alle 16:21
Mike Shinoda ha spiegato perché non era possibile chiudere la carriera dei Linkin Park senza aprire un nuovo capitolo dopo la morte di Chester
Mike Shinoda ha partecipato ad un recente episodio del podcast Broken Record in cui ha affrontato ancora una volta la nuova fase dei Linkin Park dopo la scomparsa di Chester Bennington.
Shinoda ha parlato della decisione di formare nuovamente la band con Emily Armstrong anche per cercare, in qualche modo, di dare alla band la possibilità di concludere la propria storia in un modo meno tragico.
Inutile dire che nonostante le prestazioni altalenante della cantante, sin dall'inizio Emily Armstrong è stata soggetta a critiche prima extra musicali - ricorderete la tematica Scientology - che squisitamente tecniche.
Indossare i panni di una figura iconica come Chester è cosa non da poco e, a questo, bisogna aggiungere anche che nelle critiche potrebbe esserci anche una matrice sessista, almeno secondo Shinoda.
"I fan sono abituati a vedere sei ragazzi sul palco dei Linkin Park con delle voci maschili", ha detto al Guardian.
Per l'MC e membro storico della band, però, andare avanti era assolutamente necessario per far sì che il romanzo non avesse come ultimo capitolo la tragica morte di Chester Bennington.
Il perché del nuovo capitolo dei Linkin Park
Ospite del podcast Broken Record, Shinoda ha parlato della decisione di rimettere in piedi la band, questa volta con Emily Armstrong alla voce, a distanza di sette anni dal suicidio di Chester Bennington.
"Penso che una delle cose che ci ha davvero spinto è stata l'idea che se avessimo semplicemente lasciato perdere e avessimo detto 'Ok, bene così', e avessimo smesso, sarebbe stato un modo orribile per la band di chiudere o smettere di fare nuova musica. È una storia orribile. Nessuno vuole leggere quel libro", ha argomentato Shinoda. "Invece poter dire 'E poi i ragazzi si sono rialzati e si sono rialzati', quello, per me, è esattamente il libro che voglio leggere. Questa è la cosa più difficile da fare, la più impegnativa, quella che potrebbe maggiormente andare storta, onestamente. Abbiamo voluto farlo per noi stessi, per i nostri figli, per i nostri fan, e poter dire... Sì, ci siamo presi dei rischi enormi".
Shinoda ha poi voluto chiarire che tutti erano ben consapevole delle critiche che sarebbero piovute e che la band si era già preparata in anticipo a quella che sarebbe potuta essere la risposta a questa nuova versione dei Linkin Park.
"Prima che qualcuno sapesse qualcosa, ci siamo detti: 'Ok, ecco una lunga lista di cose che non piaceranno alla gente' e si sono rivelate essere tutte le cose che alla fine non sono piaciute, tutte le cose su cui chiunque su internet ha discusso e continua a discutere della nostra band. Se qualcuno pensa che non ci abbiamo pensato, è pazzo. Viviamo e respiriamo questa band. Abbiamo pensato a tutte queste cose", ha spiegato Shinoda. "Ci siamo detti: 'Ok. Va bene? Andrà bene, vero?' Il fan del metal misogino con la barba lunga che ha adorato i nostri primi due dischi e da allora non ha più ascoltato la band, ma pensa di essere un fan dei LINKIN PARK , odierà questa band e lo dirà apertamente. Quindi, va bene. Fantastico, perché quella persona verrà sostituita da una ragazzina di 15 anni che dirà, tipo, 'Non mi è mai piaciuta la musica ad alto volume prima, e ora voglio imparare a suonare la chitarra'. E adoro questa cosa".
Perché i Linkin Park non suonano più One More Light
Proprio questo è lo spirito che ha portato alla creazione della nuova versione dei Linkin Park da parte di Shinoda che, ancora una volta al Guardian, ha voluto ribadire che l'idea dietro la decisione di ricominciare ha a che fare con la necessità di portare vibrazioni positive ai fan.
Per questo motivo c'è una canzone che i Linkin Park non si trovano a proprio agio a suonare dal vivo da quando è morto Chester.
Si tratta di One More Light, brano scritto inizialmente per una collaboratrice della band e poi associata a Chester dopo la sua scomparsa. "Tutti noi vogliamo che il nostro show permetta al pubblico di tornare a casa con delle vibrazioni, pensando di aver partecipato ad una serata speciale, fantastica e divertente".
Per Shinoda sarebbe strano suonare un brano come One More Light scritto inizialmente per una discografica della band scomparsa e - uscito a ridosso della scomparsa di Chester Bennington - è stata subito dedicato ai fan a Bennington: "Il mondo ha deciso che era su di lui e per noi sarebbe troppo triste suonarla".
A conferma della cosa, stando a Setlist.FM, One More Light è stata suonata dai Linkin Park solo 21 volte, tutte nel 2017, l'ultima volta è stata ad ottobre, nel concerto organizzato in memoria di Chester.
L'edizione Deluxe di From Zero
I Linkin Park, sulla scia del loro trionfale ritorno, hanno pubblicato un nei mesi scorsi un nuovo singolo esplosivo, "Up From The Bottom" (Warner Records). Il singolo anticipa la Deluxe Edition dell'acclamato album FROM ZERO uscita il 16 maggio che contiene tre brani inediti e un'edizione fisica ampliata con cinque tracce live.
Scritta e registrata durante il From Zero World Tour, "Up From The Bottom" cattura l'energia del ritorno live della band nel 2024. La canzone presenta un ritornello di pianoforte deciso, riff distorti, batteria potente e il caratteristico duo vocale di Emily Armstrong e Mike Shinoda. Il brano culmina con un sorprendente ponte di scratch e uno dei versi rap più memorabili di Shinoda.
La band ha espresso gratitudine per l'accoglienza positiva di "From Zero", affermando che il nuovo capitolo e la connessione con i fan hanno superato le loro aspettative.
Con l'uscita della Deluxe Edition, Shinoda ha dichiarato: "Siamo così grati per l'incredibile accoglienza riservata a From Zero. Con questo nuovo capitolo, il nostro viaggio continua e la connessione tra la band e i fan è stata più di quanto potessimo sperare".
Dopo aver aperto la finale di Champions League, ii Linkin Park si sono esibiti anche in Italia come headliner agli I-DAYS MILANO all'Ippodromo Snai La Maura il 24 giugno; questa sarà l'unica data italiana della band.