Sharon Osbourne non esclude un tour di ologrammi per i Black Sabbath
18 dicembre 2025 alle ore 13:08, agg. alle 16:19
La manager e moglie di Ozzy ha parlato della possibilità di servirsi degli ologrammi per portare avanti l'eredità dei Black Sabbath
Sharon Osbourne ha riacceso il dibattito sul futuro della legacy di Black Sabbath parlando apertamente della possibilità — un giorno — di vedere la band sotto forma di ologramma.
In un’intervista rilanciata da NME e altre testate, la manager e vedova di Ozzy ha detto di essere “aperta” a un progetto simile, citando l’evoluzione della tecnologia e il precedente commerciale e culturale rappresentato dallo show di ABBA.
Le sue parole non sono una decisione: sono piuttosto un’apertura pragmatica su come preservare e raccontare una storia artistica che ha cambiato il rock
La band aveva scelto il 5 luglio 2025 per il concerto-benefit Back to the Beginning, l’ultima esibizione dal vivo con la formazione originale al Villa Park di Birmingham, evento pensato per celebrare le origini della band e raccogliere fondi per enti benefici.
Poche settimane dopo, il mondo della musica ha ricevuto la notizia della morte di Ozzy Osbourne (22 luglio 2025): Sharon ha raccontato pubblicamente gli ultimi momenti e le parole intime del marito, offrendo un’immagine privata e pubblica al tempo stesso del “principe delle tenebre”.
Perché l’ologramma è diventato un tema culturale e commerciale
Negli ultimi anni la tecnologia degli ologrammi è passata da esperimento a formato spettacolare con esempi di alto profilo commerciale.
Lo show degli ABBA — e poi le ambizioni dichiarate di gruppi come KISS — hanno dimostrato che esiste un mercato disposto a pagare per “revival” dal forte impatto visivo.
I dirigenti di progetti legati a KISS hanno parlato di nuove esperienze live che non si limitano a una semplice ricostruzione, mentre artisti veterani come alcuni membri dei Rolling Stones hanno commentato a più riprese che una performance postuma o olografica è “bound to happen”: non tanto per sostituire il vivo, quanto per trasformare l’eredità in un prodotto fruibile dalle nuove generazioni. Il punto cruciale è la soglia etica: chi decide, con quali registrazioni vocali e immagini, e a che scopo?
Dal punto di vista legale e di gestione del patrimonio culturale, la trasformazione in ologramma coinvolge diritti d’autore, volontà testamentaria, e scelte familiari.
Nel caso dei Black Sabbath la posizione di Sharon — manager e custode della figura pubblica di Ozzy — pesa in modo particolare: lei può essere interlocutrice centrale per eventuali progetti che coinvolgano voce, immagine e nome del frontman.
Ma non è solo questione di mercato: l’ologramma si presenta anche come strumento commemorativo, un modo per offrire ai fan “un saluto” scenografico quando il musicista non può più esibirsi.
Il tributo postumo ad Ozzy e le ultime parole
Back to the Beginning è stato concepito come un rimando simbolico al luogo d’origine dei Sabbath: Birmingham.
L’evento, annunciato mesi prima e promosso come ultimo grande atto dal vivo della band, ha voluto unire celebrazione e raccolta fondi, coinvolgendo una lista di ospiti e collaborazioni pensate per sottolineare l’impatto storico del gruppo sul rock e sul metal. Sharon ha guidato l’organizzazione in prima persona, gestendo ospiti, scalette e comunicazione pubblica; pochi giorni dopo il concerto Ozzy è scomparso
Le dichiarazioni di Sharon sulle ultime ore di Ozzy hanno avuto grande risonanza: ha descritto momenti privati, le ultime parole e un senso di “prontezza” del marito,
Parallelamente, la televisione sta già includendo Ozzy nella narrazione collettiva del tributo postumo: The Masked Singer ha annunciato per la prossima stagione una puntata tematica dedicata a Ozzy (definita “Ozzfest Night”), con la partecipazione anche di membri della famiglia e riferimenti alla sua eredità musicale.