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Sergio Pizzorno riceve la laurea honoris causa in musica

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Author image Gianluigi Riccardo

18 luglio 2025 alle ore 14:44, agg. alle 15:24

L'Università di Leicester ha consegnato la laurea in musica a Serge Pizzorno dei Kasabian che cita anche l'allenatore Claudio Ranieri

In toga accademica e visibilmente emozionato, Sergio Pizzorno – cuore, penna e anima dei Kasabian – ha ricevuto la laurea honoris causa in Musica dall’Università di Leicester. La città che lo ha visto crescere come ragazzo, calciatore mancato e poi come una delle menti più brillanti del rock britannico degli ultimi vent’anni, ha deciso di celebrare uno dei suoi figli più illustri.

Il musicista di origini italiane è stato tra i protagonisti della cerimonia di consegna delle lauree avvenuta lo scorso 16 luglio alla University Of Leicester ed ha voluto ricordare i suoi sogni da ragazzo, parlando di come mai si sarebbe immaginato di trovarsi lì.

Pizzorno, come sempre, non ha deluso. A margine della cerimonia, ha pubblicato il testo integrale del suo speech sui social, conquistando i fan con parole sincere e perfette nella loro semplicità: “A chiunque abbia un sogno: non mollate mai. Metteteci tutto il cuore e vedrete cosa succede”.

Questo senza mai rinunciare alla sua consueta ironia che gli ha permesso di chiudere il discorso citando addirittura un altro italiano che ha reso grande Leicester: Mister Claudio Ranieri che sotto la sua guida ha portato il Leicester City a vincere una storica Premiere League.

Qui da ITV il video integrale.

Pizzorno e il discorso ai neolaureati

Durante il discorso, Serge ha ringraziato l’ateneo, la famiglia e tutta la sua città, ma ha voluto anche condividere una riflessione sul potere della creatività. “Non ho mai pensato a me stesso come a un uomo accademico, ma ho sempre creduto nella musica come mezzo per cambiare le cose. Oggi ricevere questo riconoscimento qui, nella mia città, è qualcosa di indescrivibile”.

"Questa è la tua vita, non la mia, il tuo percorso sarà meravigliosamente diverso. Il cambiamento è crescita, non è fallimento, significa che sei vivo, stai imparando, stai prestando attenzione: non aver mai paura di cambiare rotta", ha detto ai ragazzi presenti Pizzorno che ha sottolineato come abbia scritto 1000 canzoni ma ne abbia pubblicate solo 250. "Le brutte canzoni mi hanno insegnato come scrivere quelle buone".

Facendo riferimento alla necessità di diventare il frontman dei Kasabian dopo l'espulsione di Tom Meighan, Pizzorno ha raccontato di essere stato spaventato di prendere questo ruolo inedito ma di aver scoperto una versione di sé che non conosceva. "Accettatele cose spaventose, perché è lì che risiede la magia".

"Sei capace di più di quanto pensi, non lo troverai rimanendo nella tua zona di comfort. Inoltre, gioca. Gioca con le idee, gioca con i fallimenti, gioca come se fosse importante e a volte gioca come se non lo fosse. I risultati arriveranno, la gioia è nel processo ed è lì che sta il vero oro. Dedicati. Quando trovi qualcosa che ami, perseguila con tutte le tue forze. Non c'è una scadenza per la scoperta, abbraccia quel caos."




Il ricordo delle radici italiane

Nel finale del discorso, il momento più toccante. Pizzorno, con la voce rotta, ha rivolto un pensiero alla sua famiglia, a sua moglie ma anche alle sue origini italiane, che non ha mai smesso di onorare facendo due citazioni.

La prima appartiene a Pier Paolo Pasolini : "Esprimiti e muori, invece di rimanere inespresso e immortale" la seconda, invece, è meno intensa ma ugualmente importante per Serge, anzi Sergio.

"La seconda è di Claudio Ranieri che disse in modo molto semplice 'Dilly Ding, Dilly Dong' ", ha detto Pizzorno concludendo il discorso.  Una chiusura ad effetto che cita un'espressione apparentemente senza senso molto cara ai tifosi del Leicester City.

E' con questo suono onomatopeico, che sembra una campanella, che l'allenatore romano richiamava all'attenzione i suoi calciatori del Leicester City nella stagione 2015-2016 in cui la squadra realizzò una delle più belle pagine di calcio moderno regalando il sogno inaspettato della Premiere League ai suoi tifosi.

Per chi conosce Pizzorno solo per la sua energia sul palco, il dettaglio può sorprendere: prima della musica, il sogno di Serge era il calcio, come detto da lui stesso nel discorso. In gioventù, era considerato un talento purissimo. Giocava da trequartista, con una visione di gioco fuori dal comune e una tecnica che lo ha portato a provare con club professionistici.

Fan dichiarato del Genoa, che segue ancora oggi con passione, e ovviamente tifoso sfegatato del Leicester City, Serge ha più volte raccontato come il calcio e la musica abbiano avuto lo stesso ruolo nella sua vita: “cercare spazi, creare dal nulla, fare cose che nessuno si aspetta”.



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