Robert Plant: "Led Zeppelin un abito che non mi calza più"
15 settembre 2025 alle ore 13:58, agg. alle 14:21
L'ex cantante della leggendaria band confessa al Corriere il suo sentirsi a disagio nei panni di un tempo: "Mi sembrerebbe di essere uno stripper"
Robert Plant sembra voler ribadire all'infinito come il ruolo di icona del rock con i Led Zeppelin non solo gli sta stretto ma è qualcosa che, pur non da rinnegare, fa parte decisamente di un'altra vita.
In ultimo sono arrivate le parole nella recente intervista concessa a Matteo Cruccu del Corriere della Sera in occasione dell'uscita di "Saving Grace", album solista realizzato in collaborazione, ancora una volta dopo Alison Krauss, con una voce femminile, quella di Suzy Dian.
Quando l'intervistatore gli chiede della fatica di interpretare le canzoni dei Led Zeppelin, Plant mima i suoi classici urletti e spiega che si tratta di qualcosa che non lo a sentire più a suo agio: "È un abito che non mi sta più addosso, gli “uh uh ah ah” con una grande rockband non sono più cosa mia, mi sembrerebbe di essere uno stripper in un club".
La vita di Robert Plant è ormai indirizzata verso altro e una ricerca di altre sonorità che, dice, non è dettata dalla noia quanto dal piacere della scoperta: "E'la gioia di esplorare altre combinazioni con la mia voce che non avrei mai immaginato da giovane".
E, in tempi di continue reunion, l'ex cantante dei Led Zeppelin resta fermo sulle posizioni che, dopo la morte di John Bonham quarantacinque anni fa, hanno visto la band escludere ogni possibile ritorno sulle scene, ad eccezione della discussa esibizione del 2007 per il concerto in tributo al mogul della Atlantic Records Ahmet Ertegun: "Con Bonham eravamo in quattro, la magia era a quattro, non vedo come possa ritornare".
La mancata partecipazione all'addio di Ozzy
In un altro punto dell'intervista si riprende il tema che aveva fatto discutere alcune settimane fa in seguito alle dichiarazioni concesse a Mojo, ovvero la mancata partecipazione a "Back To The Beginning", l'ultimo concerto di Ozzy e i Black Sabbath.
Se in un primo momento sembrava che Tony Iommi avesse chiesto a Plant di partecipare, ora l'ex Led Zeppelin smentisce tutto: "Ci siamo sentiti ma non mi ha detto nulla. E comunque avrei valutato in funziona di cosa mi avrebbero chiesto di cantare. La verità è che mi annoio a fare sempre le stesse cose: dalla reunion dei Led Zeppelin del 2007 il cosiddetto hard rock è un territorio che non ho più frequentato e non ho più intenzione di frequentare ancora".
E su Ozzy chiosa: "Ero preoccupato per lui da molto, la sua salute non mi sembrava per niente buona. E ancor più mi sono preoccupato vedendolo preparare il suo famoso show d’addio, così malfermo. Al netto di questo, pensavo però gli fosse bastato cambiare il suo stile di vita sregolato, non che morisse. E, ahinoi, se ne vanno in tanti della mia generazione".
Ad onore del vero anche a Mojo la giustificazione proposta da Plant, al di là della richiesta arrivata o meno, aveva a che fare sempre con il sentirsi fuori luogo tra artisti che, oggi come oggi, sembrano non rappresentarlo.
"Non sto dicendo che avrei preferito passare il mio tempo con Peter Gabriel o Youssou N'Dour ma non so nulla di ciò che sta succedendo oggi in quel mondo, per niente", aveva spiegato Plant alla testata britannica facendo capire di essersi ormai allontanato da un certo tipo sound e di scena musicale. "Non è qualcosa che condanno e non ho nulla in contrario all'evento è solo che ho scoperto altri posti davvero stimolanti".
In quell'occasione, per rendere ancora più chiaro il concetto, aveva aggiunto anche che bisognava stare molto attenti, con il progetto Saving Grace, ad essere più vicini ad un cantautore come Bert Jansch che ad Axl Rose.
Saving Grace, il nuovo album di Robert Plant
Robert Plant ha annunciato l'uscita di Saving Grace: il primo album con una nuova band di illustri musicisti, che lui definisce "un libro di canzoni perdute e ritrovate". In arrivo il 26 settembre su Nonesuch Records, la genesi di Saving Grace è iniziata durante il lockdown nella "Contea", quando il consueto vagabondaggio di Plant era praticamente proibito.
Mentre le sue recenti avventure si sono concentrate a Nashville, dopo essersi riunito con Alison Krauss per Raise The Roof, album del 2021 in vetta alle classifiche e plurinominato ai GRAMMY, è stato nella campagna inglese che Robert Plant ha stretto un legame stretto con questo eterogeneo gruppo di musicisti, che attraverso le loro esperienze condividevano una propensione verso i suoi amati angoli di canzone evocativa.
Insieme, Plant e Saving Grace – la cantante Suzi Dian, il batterista Oli Jefferson, il chitarrista Tony Kelsey, il suonatore di banjo e archi Matt Worley, il violoncellista Barney Morse-Brown – hanno trascorso gli ultimi sei anni trasformandosi in un laboratorio di stili e personalità di ampio respiro, attraversando il tempo e le circostanze con gioia e abbandono.
"Ridiamo molto, davvero. Credo che mi si addica. Mi piace ridere", dice Plant. "Sai, non riesco a trovare un motivo per essere troppo serio su nulla. Non sono annoiato. La dolcezza dell'intera faccenda... Sono persone dolci e stanno tirando fuori tutto ciò che prima non riuscivano a esprimere. Sono diventati stilisti unici e insieme sembrano essere approdati in un posto davvero interessante.”
Dopo le sue precedenti acclamate uscite per Nonesuch Records – "Lullaby and… The Ceaseless Roar" del 2014 e "Carry Fire" del 2017 – Saving Grace porta alla luce un altro capitolo dell'incessante ruggito di Robert Plant. Prodotto da Robert Plant e Saving Grace – e registrato tra aprile 2019 e gennaio 2025 nelle Cotswolds e ai confini del Galles – Saving Grace infonde nuova vita a una raccolta di musica secolare. Un tesoro di brani che hanno caratterizzato Memphis Minnie, Bob Mosley (Moby Grape), Blind Willie Johnson, The Low Anthem, Martha Scanlan, Sarah Siskind e i Low di Mimi Parker e Alan Sparhawk.
Dopo aver girato il Regno Unito e l'Europa negli ultimi mesi e anni, Robert Plant e Saving Grace si esibiranno per la prima volta negli Stati Uniti questo autunno, con una prima serie di una dozzina di spettacoli nordamericani annunciati oggi. Le date includono il Brooklyn Paramount di New York, il Capitol Theatre di Port Chester, il The Vic di Chicago, l'United Theater di Los Angeles e altri ancora. Trovate l'elenco completo qui sotto e i biglietti su robertplant.com/timetable.