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Robert Plant cambia nome per l'ambiente?

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Author image Gianluigi Riccardo

22 ottobre 2025 alle ore 16:38, agg. alle 17:12

La PETA avrebbe proposto a Robert Plant di cambiare temporaneamente nome per supportare i tessuti plant based

Nel mondo del rock pochi nomi hanno la forza evocativa di Robert Plant.

L’ex frontman dei Led Zeppelin è oggi protagonista di una notizia che unisce provocazione, ironia e impegno ambientale.

L’associazione animalista PETA lo ha invitato a modificare temporaneamente il proprio nome in “Robert Plant Wool”, per sostenere la campagna “Plant Wool Month”, iniziativa che promuove fibre tessili vegetali come alternativa alla lana animale.

L’idea è semplice ma potentemente simbolica: se il rock è libertà e ribellione, anche la moda può diventarlo scegliendo materiali etici e sostenibili


Robert Plant per l'ambiente

Dietro il gioco di parole (Plant Wool si traduce come 'lana vegetale') si cela un messaggio preciso. Secondo la PETA l’industria tradizionale della lana avrebbe un impatto ambientale pesante: emissioni di metano, consumo eccessivo di risorse, trattamenti chimici che danneggiano ecosistemi e animali.

Al contrario, le fibre “plant-based” derivanti da canapa, cotone o scarti agricoli rappresenterebbero la nuova frontiera della moda consapevole.

Finora Plant non ha commentato pubblicamente la proposta, ma la sola idea ha già generato un’ondata mediatica globale. È un’operazione che funziona proprio perché mescola cultura pop, ironia e impegno: l’immagine di un’icona del rock al servizio di una causa ambientale diventa virale e spinge il pubblico a interrogarsi su come vengono prodotti i propri abiti.

In fondo, la PETA non chiede solo un gesto simbolico, ma una riflessione collettiva su cosa significhi oggi “naturale” e su quanto la musica possa cambiare le regole del gioco.

Saving Grace, il nuovo album di Plant

A questo si aggiunge un capitolo musicale nuovo e sorprendente della carriera di Plant: il suo album Saving Grace, uscito il 26 settembre 2025 con la nuova band omonima e la cantante Suzi Dian.

Il disco è stato concepito tra il lockdown e la campagna inglese, registrato tra il 2019 e il 2025 in zone rurali come le Cotswolds e ai confini del Galles, e riflette una scelta consapevole di distacco dal revival hard rock per abbracciare blues, folk britannico e country americano. 

 Plant descrive Saving Grace come un “libro di canzoni perdute e ritrovate”, interpretate con una squadra di musicisti selezionati che hanno riscoperto joye tradizionali e reinterpretato classici come “It’s a Beautiful Day Today” dei Moby Grape o “Gospel Plough”. Questo nuovo corso stabilisce la sua posizione: non più arrendersi al passato, ma esplorare con eleganza, evitando il richiamo automatico ai fasti degli Zeppelin.



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