Pink Floyd, si avvicina una release per i 50 anni di Wish You Were Here?
10 settembre 2025 alle ore 13:17, agg. alle 13:36
Le copertine dei dischi sui servizi streaming sono diventate nere con la descrizione testuale dell'immagine come la 'black bag' della prima edizione
Cosa succede in casa Pink Floyd?
Tra una polemica di Roger Waters e un live di David Gilmour, i fan della band inglese hanno notato che qualcosa è cambiato in rete e sulle piattaforme che ospitano la musica dei Pink Floyd.
Tutte le storiche e iconiche copertine realizzate dallo studio Hipgnosis sono state infatti cancellate per lasciare spazio ad uno sfondo nero che ospita una descrizione testuale delle copertine stesse.
Un esempio?
"Un maiale fluttua sulla Battersea Power Station", "Un prisma rifrange la luce nello spettro", "Un muro di mattoni bianchi con un graffiti rosso", "Due uomnini che indossano un completo e si stringono la mano. Uno è in fiamme", inutile specificare quali sono i titoli di questi dischi, vero?
Nuova uscita per i 50 anni di Wish You Were Here?
Le motivazioni di questa attività? Per molti fan avrebbero a che vedere con l'imminente anniversario di "Wish You Were Here" che il prossimo 12 settembre spegnerà 50 candeline.
Bisogna ricordare che qualche mese fa l'intero catalogo dei Pink Floyd è stato al centro di una cessione verso Sony Music per una cifra che si aggirerebbe intorno al mezzo miliardo di dollari.
Questo significa che l'etichetta potrà far uscire in autonomia pubblicazioni che fanno capo al catalogo discografico della band inglese e sfruttare l'anniversario in cifra tonda di un album così significativo sembra sicuramente un'opzione appetibile.
L’accordo, stimato attorno a 500 milioni di dollari, include capolavori intramontabili come The Dark Side of the Moon, The Wall e naturalmente Wish You Were Here. Si tratta di uno dei deal discografici più significativi dell’ultimo decennio, paragonabile solo a quelli di Bob Dylan o Bruce Springsteen.
a mossa rafforza ulteriormente il peso di Sony nel settore del classic rock, garantendo al colosso giapponese i diritti di sincronizzazione, pubblicazione e streaming.
Wish You Were Here: l’assenza come presenza, 50 anni dopo
Nel 1975 usciva Wish You Were Here, il nono album in studio dei Pink Floyd. Un’opera crepuscolare, elegante e profondamente malinconica, concepita come un tributo a Syd Barrett, il membro fondatore ormai perduto nel suo viaggio psichedelico.
Il brano d’apertura, Shine On You Crazy Diamond, è un lamento struggente, ma anche una celebrazione visionaria dell’amico scomparso. L’intero disco ruota attorno al concetto di assenza: assenza umana, emotiva, artistica.
Anche la critica all’industria discografica in Have a Cigar e Welcome to the Machine riflette un senso di disincanto profondo. Il packaging originale – un vinile avvolto in plastica nera – viene oggi evocato sui servizi streaming per celebrare il 50° anniversario, con le copertine oscurate e misteriose descrizioni testuali. Non è solo marketing: è memoria performativa.