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Inchiesta a Cotronei per il museo di Steven Tyler

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Author image Gianluigi Riccardo

03 novembre 2025 alle ore 11:40, agg. alle 12:05

Nel 2022 il frontman degli Aerosmith aveva inviato una diffida che ha portato un'indagine per amministratori e dirigenti locali

Nel 2022 Steven Tyler presentò una diffida nei confronti di ex amministratori e dirigenti del comune di Cotronei, Calabria, nell'ambito della vicenda che voleva la realizzazione di un museo dedicato a lui e agli Aerosmith nell'edificio in cui risiedeva suo nonno, Giovanni Tallarico.

Ora quella diffida ha portato all'apertura di un'inchiesta che riguarda i rappresentati dell'amministrazione del comune in provincia di Crotone che si erano fatti carico del progetto, un museo dedicato a Tyler e mai aperto, nonostante un finanziamento di 1,3 milioni di euro stanziato dalla Regione Calabria.

Il risultato è che sono quindici persone tra amministratori pubblici, funzionari comunali e privati, alcuni ancora in carica, sono attualmente indagate per una serie di irregolarità, tra cui falso ideologico e materiale in atto pubblico, truffa aggravata, corruzione elettorale, concussione, estorsione e tentata induzione indebita a dare o promettere utilità.

Il progetto iniziale di Steven Tyler e Cotronei "città del rock"

Steven Tyler, leggendario frontman degli Aerosmith, è una delle tante rockstar americane di origine italiana e all'anagrafe risponde al nome di Steven Victor Tallarico. Suo nonno Giovanni Tallarico emigrò negli USA da Cotronei, paesino di 5000 anime nella provincia calabrese di Crotone.

Nel 2013 la rockstar americana si recò in visita a Cotronei per incontrare i suoi parenti e riallacciare i rapporti con la sua terra di origine. Un legame, quello di Steven Tyler con la Calabria, che spesso il frontman degli Aerosmith ha ricordato, celebrando la bellezza della sua terra di origine.

A seguire il progetto era stato seguito da Nino Grassi, avvocato, cugino del frontman degli Aerosmith e Presidente dell'Associazione Steven Tyler con la quale aveva pensato di trasformare Cotronei in una 'città del rock' e punto di incontro per i fan del musicista.

Il fulcro dell'operazione prevedeva un museo dedicato a Tyler che, stando agli accordi con la rockstar, avrebbe dovuto avere come sede Palazzo Bevilacqua, edificio nel centro storico con un significato ben preciso: intorno al 1890 il nonno di Steven, Giovanni Tallarico, sposò Fortunata Trocino, una vedova che abitava a palazzo Bevilacqua, eredità ricevuta dal suo marito defunto. E' proprio lì che, fino al 1896, Giovanni Tallarico visse prima di emigrare negli Stati Uniti per cercare fortuna come musicista.

Tyler appose la sua firma sul progetto originale dichiarandosi ben felice di contribuire con cimeli dai suoi archivi, ponendo come unica condizione che fosse l'edificio in cui aveva vissuto suo nonno ad ospitare la collezione.


Le indagini della Procura

Tuttavia, dopo aver ottenuto dalla Regione Calabria un finanziamento di circa 1,3 milioni di euro, l'amministrazione cambiò idea e - come riportato anche dall'ANSA - il sindaco Belcastro, insieme al dirigente dell'ufficio tecnico proposero di spostare il museo in una zona poco distante.

Secondo la Procura, però, venne attestato il falso dichiarando che non era stata accettata la proposta di esproprio. L'attuale amministrazione del sindaco Ammirati ha poi perfezionato lo spostamento portando alla diffida - arrivata nel 2022 attraverso i legali locali di Tyler - ad utilizzare il nome del musicista.

La Procura ha poi indagato Ammirati ed il nuovo dirigente dell'ufficio tecnico sostenendo che sia stato falsamente attestato che i ritardi sul progetto fossero causati da fattori esterni solo per non perdere il finanziamento, quando l'indagine ha appurato che mancava l'acquisizione da parte del Comune del nulla osta paesaggistico della Soprintendenza.

A seguire la causa è lo stesso Grassi, avvocato e cugino della rockstar. "L'indagine fa seguito alla denuncia che abbiamo presentato ai carabinieri nel 2022 nella quale chiedevamo di fare luce sulla decisione di spostare l'ubicazione dal palazzo ad un altro luogo. Una delocalizzazione che a nostra parere non aveva motivo. Non so se Steven Tyler è a conoscenza di quanto sta avvenendo, ma nei prossimi giorni proverò a mettermi in contatto con lui per spiegargli gli ultimi sviluppi".


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