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Il rock è morto? Ecco cosa ne pensa Tobias Forge dei Ghost

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Author image Gianluigi Riccardo

17 luglio 2025 alle ore 17:03, agg. alle 17:24

La mente e voce dei Ghost ha contestato chi - come Gene Simmons - crede che il rock sia morto

Nel corso degli ultimi anni Gene Simmons, il leggendario bassista dei Kiss, ha continuato a ribadire con forza che “il rock è morto”, un tema ricorrente nelle sue interviste, da Esquire al podcast The Zak Kuhn Show passando per Heavy Consequence.

Secondo Simmons, l’era dello streaming ha trasformato il concetto stesso di musica, deprimendo il valore economico per i cantautori e soffocando lo sviluppo di nuove band davvero rivoluzionarie.

Proprio parlando con Consequence Of Sound è ora Tobias Forge, mente e anima dei Ghost, che ha voluto dare il suo punto di vista sulla questione e su un dibattito che, nel 2025, non si capisce se sia più di attualità o più anacronistico.

Secondo il musicista svedese la visione di Simmons è più catastrofica di quanto non sia davvero la situazione oggi.


Il parere di Gene Simmons sulla morte del rock

“Il rock è morto”, ha dichiarato senza mezzi termini Gene Simmons, storico bassista e co-fondatore dei Kiss. La sua opinione, ribadita più volte nelle interviste degli ultimi anni, è che il rock abbia perso la sua vitalità creativa a causa dell’evoluzione dell’industria musicale. Secondo Simmons, la colpa è dello streaming musicale, che ha reso la musica accessibile ma ha anche eliminato il valore economico per chi la crea. "I giovani non pagano per la musica, quindi i nuovi artisti non hanno alcuna possibilità di vivere di rock".

Simmons sottolinea come tra gli anni ’60 e ’80 siano nati giganti come Beatles, Led Zeppelin, Pink Floyd e AC/DC, ma oggi manchino completamente eredi all’altezza.

Il sistema non investe più nella crescita di nuove band, e senza tour, club pieni e un pubblico disposto a pagare, l’intero ecosistema del rock si è sgretolato. Il bassista accusa anche i giovani musicisti: «Non sono disposti a fare sacrifici, vogliono tutto e subito, ma il rock richiede dedizione, sudore e palchi veri».

Una visione dura, ma che accende il dibattito sul futuro della musica rock nel panorama contemporaneo.


Vecchio VS nuovo secondo Tobias Forge

Sulla vicenda è intervenuto anche Tobias Forge che con i Ghost è riuscito a centrare il suo primo posto in classifica nella chart generale di Billboard con il sesto album "Skeletá" dimostrando che forse no, il rock non è morto.

Intervistato da Consequence, l'artista svedese ha detto:  "Credo che sia stato Gene Simmons a dirlo la maggior parte delle volte, ma intendo dire che molti hanno detto che il rock 'n' roll è morto e che non ci saranno nuovi headliner. Capisco che non ci sia stato molto, ma credo che con la sfortunata scomparsa di molte band che mi piacciono – i Kiss sono una di queste – credo che col tempo ci saranno più band che potranno prendersi i loro spazi".

Elogiando l'ascesa dei suoi colleghi, ha affermato: "Ci sono alcuni esempi di band piuttosto nuove che hanno raggiunto grandi traguardi, più velocemente di noi. Penso che ci sia questo strano fenomeno temporale che si è verificato da qualche parte negli anni 2000, in cui tutto ciò che era in un certo senso vecchio era vecchio, e tutto ciò che è venuto dopo era nuovo, e continua a essere etichettato come nuovo – soprattutto da persone che all'epoca avevano vent'anni, trenta o quarant'anni e ora ne hanno quaranta, cinquanta, sessant'anni. Il che credo sia una questione di età".

Forge ha continuato "Se chiedete a molti dei nostri fan che ora hanno 15 anni, solo per il fatto che la nostra band esiste da 15 anni, pensate che ci considerino una band nuova? No. Ed è così che dovrebbe essere. Credo che abbiano ragione, nel senso che siamo una band affermata. Se il nostro primo album è uscito nel 1980, e ora siamo nel 1995, allora siamo una band vecchia."

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