I Jane's Addiction dicono addio con una nota congiunta
18 dicembre 2025 alle ore 11:59, agg. alle 12:23
A un anno dalla rissa che mise contro Perry Farrell e la band, il cantante e gli altri membri chiariscono le loro posizioni ma chiudono ad una possibile reunion
I Jane’s Addiction si sono trovati al centro di una delle contese più fragorose e discusse degli ultimi anni nel mondo della musica live quando, nel settembre del 2024, il loro atteso tour della reunion si è concluso sul nascere in seguito ad un violento alterco avvenuto sul palco tra il frontman Perry Farrell e il chitarrista Dave Navarro.
Quella che doveva essere una grande celebrazione della carriera, con la formazione originale riunita dopo oltre un decennio, si è trasformata in un dramma pubblico che ha coinvolto una rissa in diretta sul palco, l’annullamento di un tour, cause legali multimilionarie e infine la dissoluzione definitiva della band. La vicenda, iniziata con un’esibizione al Leader Bank Pavilion di Boston nel settembre 2024, ha dominato le cronache del rock internazionale fino a oggi, con dichiarazioni ufficiali, ripensamenti e un addio pubblico da parte dei protagonisti sotto gli occhi dei riflettori.
Ora, con una serie di comunicazioni congiunte, sia Farrell che i restanti membri dei Jane's Addiction hanno provato a chiedere scusa per quanto avvenuto, dichiarando di aver cercato di trovare un punto di incontro.
Il cantante ha ammesso di aver avuto un comportamento inammissibile, mentre Navarro, Avery e Perkins si sono scusati per alcune dichiarazioni a caldo, chiarendo che, pur avendo parlato internamente, non ci sarà alcuna reunion e i Jane's Addiction continueranno a vivere solo per quanto fatto nella storia della musica.
Il caos di Boston: esplosione sul palco e fine della tournée
La scintilla che ha fatto implodere Jane’s Addiction è scattata il 13 settembre 2024 durante un concerto a Boston.
La band, formata da Perry Farrell (voce), Dave Navarro (chitarra), Eric Avery (basso) e Stephen Perkins (batteria), stava suonando davanti a migliaia di fan entusiasti. Quella che doveva essere una celebrazione della formazione storica riunita, si è rapidamente trasformata in una scena di tensione palpabile e poi in un vero e proprio scontro fisico tra Farrell e Navarro.
Secondo i video diffusi sui social e ripresi da vari organi di stampa, Farrell si è avvicinato a Navarro sul palco, lo ha spinto con la spalla e poi ha sferrato un pugno al chitarrista. L’alterco è durato pochi secondi, ma sufficienti a far scattare la reazione del pubblico e lo stop immediato del concerto. Crew e altri membri hanno dovuto intervenire per separare i due musicisti, mentre la tensione continuava dietro le quinte.
Le dichiarazioni della persona più vicina a Farrell, sua moglie Etty Lau, hanno aggiunto un ulteriore livello alla narrazione: secondo il suo post su Instagram, il frontman soffriva di problemi alla voce e di acufene, con una frustrazione crescente per il volume del palco e la difficoltà di essere sentito durante lo show.
Poche ore dopo l’episodio, la band ha annunciato l’annullamento immediato del resto del tour “Imminent Redemption”, lasciando migliaia di fan con biglietti inutilizzati e un’ondata di domande senza risposta sulla stabilità del gruppo.
La guerra legale e le dichiarazioni pubbliche
Nei mesi successivi all’incidente, gli strascichi legali e mediatici sono stati violenti e diffusi. Nel luglio 2025, Navarro, Avery e Perkins hanno depositato una causa civile da almeno 10 milioni di dollari contro Perry Farrell, sostenendo che il frontman avesse agito con violenza ingiustificata, causando danni contrattuali, emotivi e professionali che hanno portato alla cancellazione del tour e di un album in preparazione.
La risposta di Farrell non si è fatta attendere: poche ore dopo, il cantante ha a sua volta querelato i tre compagni di band, accusandoli di aver orchestrato una campagna di bullismo nei suoi confronti e aver diffuso pubblicamente affermazioni sulla sua presunta instabilità mentale senza consultarlo.
Queste duellanti azioni legali sono diventate un caso mediatico, con dettagli sul comportamento del gruppo durante la tournée e sulle dinamiche interne alla band che venivano pubblicati, commentati e analizzati su riviste. Oltre a questo, Farrell ha presentato nei mesi successivi una dichiarazione formale in cui nega tutte le accuse di Navarro e respinge ogni pretesa di danno.
La resa dei conti e l’addio ufficiale
Nonostante mesi di tensioni, il punto di svolta definitivo è arrivato nelle scorse ore. In un post congiunto su Instagram, Farrell e gli altri membri della band hanno annunciato di essere “riuniti un’ultima volta” per risolvere le loro differenze, chiarendo pubblicamente alcune delle accuse incrociate e riconoscendo il valore storico di Jane’s Addiction, ma confermando la fine ufficiale della band come entità attiva.
Nella sua dichiarazione individuale, Perry Farrell ha ammesso di non aver “gestito la situazione come avrebbe dovuto”, chiedendo scusa a fan e compagni per aver perso il controllo sul palco e aver “interrotto lo spettacolo”. Ha dichiarato che la band e la musica sono state il centro della sua vita per decenni e ha ringraziato i fan per il loro sostegno.
Parallelamente, Navarro, Avery e Perkins hanno rilasciato una dichiarazione in cui si assumono responsabilità per alcune affermazioni passate, tra cui quelle sulla salute mentale di Farrell, e affermano che il gruppo si separa alla pari, con rispetto per la propria eredità artistica e la volontà di perseguire percorsi creativi individuali.
Secondo le ultime cronache, mentre la vicenda legale potrebbe non essere completamente chiusa e alcune cause sono ancora in corso, la band ha deciso di chiudere il capitolo con una nota conciliatoria e riconoscendo che “ I Jane’s Addiction vivranno per sempre nei nostri cuori e nella musica che abbiamo creato insieme”.