David Byrne e la playlist per chi odia le canzoni di Natale
10 dicembre 2025 alle ore 12:02, agg. alle 13:43
Il musicista americano ha condiviso una selezione di canzoni festive 'fuori dagli schemi' per chi odia i classici natalizi
Natale porta spesso con sé un carico inevitabile di musica prevedibile — jingles, cover infinite di classici, riarrangiamenti di “standard” che diventano onnipresenti.
Ma cosa succede se non ami questo rituale? Se preferisci qualcosa che somigli all’inverno, all’atmosfera, ma senza scivolare nelle solite – e talvolta stucchevoli – melodie?
Proprio da questa domanda nasce l’idea di infrangere il cliché natalizio: non un Natale patinato di campanelle e cori da cartolina e nemmeno quello dei soldi da scongelare di Mariah Carey o il Whamageddon da evitare come i parenti molesti ma un Natale vissuto secondo un’altra sensibilità musicale.
Per chi odia le tradizionali canzoni di Natale
È qui che entra in gioco David Byrne — artista da sempre incline all’eclettismo e all’inaspettato — che con la sua nuova playlist festiva dimostra quanto possa essere sorprendente reinventare il Natale.
Il leader dei Talking Heads ha infatti condiviso una sua selezione musicale pensata appositamente per chi 'odia la musica di Natale', pur specificando che non si tratta di vero e proprio odio, quanto piuttosto un non voler cedere all'omologazione sonora del periodo.
La playlist scelta da David Byrne si chiama “David Byrne Radio Presents: Christmas Music for People Who Hate Christmas Music”. Si tratta di una raccolta di 32 brani che unisce generi e atmosfere molto diverse, con un approccio volutamente anticonformista.
David Byrne in versione"Grinch"
Ma quali sono queste canzoni per chi vuole evitare di fare lo slalom tra classici in bianco e nero come Jingle Bell Rock o più moderni punti saldi come All I Want For Christmas Is You e Last Christmas?
Byrne attinge un po' ovunque e non c'era da aspettarsi altro da uno che ha fatto del mix di genere un credo, sempre con particolare attenzione ai ritmi del mondo.
Ecco alcuni dei brani inseriti dal musicista americano nella sua selezione ma la playlist non si ferma qui: comprende anche brani di Macy Gray, Sufjan Stevens, FINNEAS, Willie Nelson e Laufey — un mix eterogeneo che attraversa generi, epoche e stati d’animo:
- Ya Llega La Navidad — El GC y Su Raza Alterada: un inizio sorprendente, con una canzone in spagnolo, che già in sé rompe con l’idea di Natale “classico anglosassone”.
- Christmas Is — Run-D.M.C.: un brano rap - nemmeno l'unico a tema festivo del collettivo - che racconta in modo realistico la vita in un contesto urbano, fatto di strade, assenza di regali e angoli difficili: un Natale lontano dai cliché.
- Another Lonely Christmas — Prince: una ballata malinconica, meno festosa, perfetta per chi vive il Natale in modo più riflessivo.
- Ain’t No Chimneys in the Projects — Sharon Jones & The Dap-Kings: soul e groove per un Natale reale, che non nasconde le contraddizioni sociali.
- Santa Is a Gay Man — Big Freedia: provocatorio, ironico, dissacrante — un Natale visto con l’irriverenza giusta.
- Sympathy 4 The Grinch — 100 Gecs: sperimentale e fuori norma, per chi ama spingersi al limite dell’alternativo.
- If We Make It Through December — Phoebe Bridgers: malinconia e delicatezza, perfetta per un Natale calmato e introspettivo.
- Santa Doesn’t Know You Like I Do — Sabrina Carpenter: pop moderno e uno sguardo ironico (e leggero) sulle aspettative natalizie.
- Fat Man’s Comin’ — lo stesso David Byrne: un tocco personale, un pezzo che chiude la playlist con stile, come a dire che anche il “non classico” può avere un ruolo in queste feste.
Nuovo album, tour e la stagione musicale 2025‑2026 di Byrne
Accanto alla playlist, Byrne continua a sorprendere con la sua produzione musicale. Il suo nuovo disco, Who Is The Sky?, pubblicato il 5 settembre 2025 per Matador Records, segna un ritorno discografico atteso. Prodotto da Kid Harpoon, il disco unisce la visione eclettica di Byrne a un approccio contemporaneo, arricchito dalla partecipazione di artisti come Hayley Williams, St. Vincent e Tom Skinner. I brani esplorano temi come connessione, comunità e introspezione, con il tipico equilibrio tra profondità narrativa, ironia e immediatezza che contraddistingue la musica di Byrne.
Per il 2026, Byrne porterà in Italia il tour dedicato al nuovo progetto. Le date confermate includono concerti teatrali e festival estivi: Milano ospiterà due serate al Teatro degli Arcimboldi il 21 e 22 febbraio, mentre l’estate vedrà Byrne al Locus Festival di Bari il 23 giugno, al Lucca Summer Festival il 25 giugno e al Marostica Summer Festival il 26 giugno. Sarà l’occasione per ascoltare dal vivo sia i classici con i Talking Heads sia i brani freschi di Who Is The Sky?, in una combinazione di sperimentazione e accessibilità che solo Byrne sa offrire.
Byrne ha recentemente partecipato anche alla popolare serie NPR Tiny Desk Concert con una performance ha suonato sia brani classici del suo passato con i Talking Heads, come “Nothing But Flowers” e “Life During Wartime”, sia nuove composizioni tratte da Who Is the Sky?.