History

Dave Murray: metal, blues e spirito da band

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Author image Gianni Rojatti

23 dicembre 2025 alle ore 15:14, agg. alle 16:01

Dave Murray, chitarrista degli Iron Maiden, ha unito blues, psichedelia e metal con uno stile fluido e un’attitudine rara: la tecnica al servizio della band

Nato il 23 dicembre 1956 a Londra, Dave Murray è una delle figure chiave nella costruzione del linguaggio heavy metal. Chitarrista fondatore degli Iron Maiden, ha contribuito a definire un suono riconoscibile e duraturo, senza mai cercare centralità o protagonismo da guitar hero.

Tra blues, psichedelia e attitudine punk, Murray ha sviluppato uno stile fluido e cantabile, mettendo tecnica ed espressività al servizio della band. Un esempio raro di grande solista che sceglie, consapevolmente, la forza del collettivo.

Stile & Influenze

Oggi Dave Murray compie gli anni, ed è una buona occasione per rimettere a fuoco una figura spesso data per scontata, ma centrale nella storia dell’heavy metal. Cresciuto nella Londra degli anni Sessanta e Settanta, Murray si forma in un’epoca in cui il metal non esiste ancora come genere codificato. Quando entra stabilmente negli Iron Maiden, alla fine degli anni Settanta, porta con sé un bagaglio musicale che guarda altrove: blues elettrico, rock psichedelico, groove, istinto. Le sue influenze parlano chiaro. Jimi Hendrix è il riferimento emotivo e timbrico, Santana quello ritmico e melodico; a questi si aggiungono Robin Trower e Paul Kossoff dei Free. Un panorama lontano tanto dal neoclassicismo quanto dall’estetica prog più rigida che diventeranno, invece, le coordinate guida di tanti musicisti del genere. Il metal di Murray nasce già contaminato, con un’anima blues che ne determina l’espressività e la cantabilità. Il suo marchio tecnico è il legato: una tecnica che consente di collegare le note senza interromperle, affidandosi alla forza e al controllo della mano sinistra. Per chi non suona, significa assoli che scorrono continui, senza spigoli, come una voce che non inciampa. È una caratteristica evidente in brani come “Phantom of the Opera” e “Killers”, e rende il suo fraseggio immediatamente riconoscibile. Non è una scelta di ostentazione tecnica, ma di naturalezza e musicalità.


Un musicista da band

Accanto a questo, DAve Murray è uno degli architetti delle armonie a due chitarre che, insieme ad Adrian Smith, hanno definito il suono degli Iron Maiden. Qui emerge un altro tratto decisivo: l’assenza di ego. Murray non si impone mai come prima donna, ma lavora per l’equilibrio complessivo del brano, per il dialogo tra le parti. In una band guidata compositivamente dal bassista Steve Harris, Murray ha sempre accettato un ruolo non centrale nelle decisioni, ribaltando il cliché del chitarrista-leader. Le canzoni di Harris, con le loro melodie irregolari e i cambi di tempo, lo hanno spinto a uscire dalla comfort zone, a crescere come musicista. Un processo che lui stesso ha sempre rivendicato come stimolante. Non sorprende che sia l’unico membro storico dei Maiden a non aver mai coltivato veri progetti paralleli. Dave Murray è un grande solista del metal che non è mai rimasto imprigionato nello stereotipo del virtuoso, del velocista, della prima donna. Fin dagli esordi, quando il metal degli Iron Maiden si nutriva anche dell’energia e della compattezza della scena punk britannica, ha incarnato un’idea di chitarrista da band: un passo indietro rispetto ai leader del progetto, ma sempre decisivo. Il suo chitarrismo è al servizio dei riff, della melodia, della cantabilità. Non solo uno straordinario chitarrista metal, dunque, ma un esempio limpido di musicista che mette il proprio talento al servizio del progetto, della band, delle canzoni.

Gli IRON MAIDEN saranno in concerto allo Stadio San Siro di Milano il 17 giugno 2026, per l’unica data italiana del “Run For Your Lives World Tour 2026”. Radiofreccia è la radio ufficiale del concerto!

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