History

Come Together, il nonsense iconico dei Beatles

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Author image Gianluigi Riccardo

06 ottobre 2025 alle ore 13:44, agg. alle 20:15

Il 6 ottobre del 1969 i Beatles pubblicavano una delle loro hit più note, un addio senza senso e psichedelico di una band sull'orlo della crisi

Nell'ottobre del 1969, quando Come Together vide la luce come brano di apertura di Abbey Road, i Beatles non erano più i Fab Four di un tempo ma una band sperimentale sull'orlo della rottura.

Nonostante questo riuscirono a partorire una delle canzoni più iconiche e dense della loro carriera.

Tecnicamente i Beatles erano ancora una band, ma lo spirito collettivo si era già sfaldato. Dopo le tensioni durante le registrazioni del White Album e le travagliate sessioni di Let It Be, Abbey Road rappresentò il loro ultimo, consapevole tentativo di chiudere la parabola con dignità e, forse, affetto reciproco.

John Lennon, in particolare, stava vivendo una trasformazione radicale: artisticamente sempre più attratto dall’avanguardia e da Yoko Ono, emotivamente distante dai meccanismi della band. Come Together nasce proprio da un’idea di Lennon, inizialmente pensata come brano elettorale per la campagna del controverso attivista Timothy Leary, candidato alla carica di governatore della California contro Ronald Reagan. Lo slogan? “Come together – join the party.”

La canzone, però, non fu mai usata per quella campagna (Leary finì in carcere poco dopo), e Lennon la riprese per i Beatles, trasformandola radicalmente.

Un giro di basso iconico e un brano destinato a rimanere

Come Together venne registrata il 21 luglio 1969 agli Abbey Road Studios, e fu completata in un pugno di take. Nonostante i rapporti tra i membri della band fossero gelidi, la chimica musicale rimaneva intatta. George Martin, ancora una volta, fece da collante tra le tensioni, trasformando il brano in un viaggio sonoro tanto essenziale quanto potente.

Paul, pur avendo mostrato inizialmente qualche riserva sulla somiglianza col pezzo di Chuck Berry You Can’t Catch Me, si lasciò coinvolgere, regalando una delle sue performance di basso più memorabili.

Il brano si apre con una delle linee di basso più iconiche mai scritte da McCartney: lenta, paludosa, sensuale. Un blues filtrato attraverso la lente della psichedelia e del rock urbano. Una linea che, pur se mai usata dichiaratamente come riferimento, sembra entrare anche in hit all'apparenza molto diverse e provenienti da un altro mondo e un'altra epoca come Give It Away dei Red Hot Chili Peppers

Il beat di Ringo Starr è minimale ma chirurgico, con uno swing felpato che sostiene ogni variazione ritmiche

Una delle peculiarità tecniche più affascinanti riguarda la voce di Lennon. Fu registrata con un effetto di compressione variabile (ADT, Artificial Double Tracking), che dona al canto un senso di distanza, come se provenisse da una radio su un’auto notturna e già ampiamente sperimentato in Revolver.

George Harrison, dal canto suo, contribuisce con chitarre quasi fantasmatiche, mentre il celebre riff d’apertura – che valse una causa per presunto plagio da parte di Chuck Berry – fu rielaborato per evitare problemi legali.



Un nonsense di successo

A livello testuale, Come Together è un rebus. Lennon aveva una passione per i testi nonsense, surreali, e qui dà sfogo a tutto il suo immaginario. Ogni strofa è un ritratto obliquo, pieno di giochi di parole e riferimenti interni.

Molti critici hanno interpretato i versi come caricature dei singoli membri dei Beatles. “He got Ono sideboard” è un riferimento velato a Yoko Ono? “He got monkey finger / he shoot Coca-Cola” è forse una frecciata a McCartney e alle sue abitudini? Lennon ha sempre lasciato correre le interpretazioni, dichiarando solo che si trattava di “gibberish”, ovvero sciocchezze, scritte per il suono e non per il senso.

Ma è proprio questa ambiguità a contribuire al fascino oscuro del brano.

Il singolo, pubblicato come lato A insieme a Something, raggiunse la vetta della Billboard Hot 100 negli Stati Uniti, ma non ebbe lo stesso impatto nelle classifiche britanniche (dove arrivò solo al 4° posto). Eppure, è diventata una delle canzoni più rappresentative del periodo post-psichedelico dei Beatles, amatissima sia dal pubblico che da altri musicisti.

Il suo impatto è duraturo: è stata reinterpretata da artisti come Aerosmith, Michael Jackson, Soundgarden e molti altri, ciascuno sottolineando aspetti diversi della sua stratificazione sonora. La versione di Aerosmith, in particolare, divenne un successo negli anni ’70, restituendole nuova linfa hard rock.

Paradossalmente, Come Together è una canzone sull’unione scritta in un momento di disgregazione. “One thing I can tell you is you got to be free” è quasi un’implorazione che arriva da un uomo in fuga – da una band, da un mondo, forse anche da sé stesso. Il tono ironico e criptico del testo rispecchia perfettamente lo spirito dell’epoca: un 1969 incerto, in bilico tra utopia e cinismo.

Come Together è l’inizio dell’ultimo grande album dei Beatles, ma anche la fine simbolica della loro corsa collettiva. 

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