Bruce Dickinson duetta con un musicista di strada
09 settembre 2025 alle ore 16:41, agg. alle 17:20
Il cantante degli Iron Maiden ha duettato sulle note dei Judas Priest con un musicista di strada incontrato a New Orleans
Bruce Dickinson è stato l'ospite a sorpresa di un musicista di strada la scorsa settimana in America.
Il frontman degli Iron Maiden si trovava a New Orleans quando, camminando per le strade della città con sua moglie, si è imbattuto in un uomo armato di chitarra acustica.
Dickinson si è allora avvicinato e ha cominciato a cantare il brano di un'altra storica formazione metal britannica, 'You've Got Another Thing Comin' dei Judas Priest.
A immortalare il momento, avvenuto durante una pausa del tour solista di Dickinson - che ricordiamo è stato lo scorso luglio protagonista con i Maiden allo Stadio Euganeo di Padova - è stata sua moglie, Leana Dolci, che ha poi condiviso il video sui social.
L'artista britannico, in perfetto outfit da turista, ha aggiunto la sua inconfondibile voce a quella del musicista di strada, regalandogli un duetto che, siamo abbastanza sicuri, non dimenticherà.
Il nuovo album solista di Bruce Dickinson
Intanto Bruce Dickinson sta pensando al 2027 per tornare con un nuovo lavoro da solista a soli tre anni di distanza da The Mandrake Project.
Parlando con Metal Hammer, il cantante degli Iron Maiden ha spiegato di essere già in fase avanzata dei lavori: "Abbiamo già le versioni demo di circa 18 canzoni, le abbiamo registrate ad aprile. Faremo un nuovo album ma, ovviamente, non il prossimo album", ha spiegato, facendo riferimento all'attuale tour degli Iron Maiden. "Il prossimo tour saremo impegnati con altre cose, ovviamente legate ai Maiden, ed è fantastico. Quindi uscirà nel 2027".
Dickinson ha glissato amabilmente sul tema Maiden (che ci possa essere un nuovo album anche lì?) per concentrarsi sul suo disco che, dice, avrà un suono decisamente vario: "Ci saranno canzoni heavy e spaccaossa e altre che vanno dritte al cuore. Se una canzone è heavy è heavy e se acustica è acustica. Questo è il punto. Dipende da ciò che ti dice la canzone, qualunque sia la storia che stai cercando di raccontare. Sono davvero entusiasta di questi brani. Ho fatto sentire le demo ad alcune persone dell'etichetta e hanno detto 'wow!'".
Già in passato il cantante inglese aveva parlato di avere intenzione di entrare in studio con la sua band solista a gennaio del 2026 e con Brendan Duffey, già dietro il remix di "Balls To Picasso", secondo album solista di Dickinson uscito nel 1994: "La band che registrerà il disco sarà la stessa che mi ha accompagnato dal vivo e la stessa che sarà con me in tour nel 2027 quando pubblicheremo il disco. O almeno questa è l'idea".
Il recupero dopo la malattia
In un'altra intervista recente, Dickinson è invece tornato sulla sua malattia e sul cancro alla lingua diagnosticato nel 2014.
Parlando al canale YouTube The Charismatic Voice, ha spiegato le sue condizioni di salute e il ritorno al microfono durante il percorso per superare il tumore al terzo stadio.
"La gente mi dice che sono stato fortunato perché l'ho trovato in tempo ma, in realtà, non è che fosse così presto. Avevo una pallina da golf alla base della lingua e poi c'era una fragola di due centimetro e mezzo dall'altro lato del linfonodo".
Raccontando dei tentativi di cantare prima che la ripresa fosse completa, Dickinson si è detto sorpreso da quanto la sua voce fosse rovinata. "Sono la persona più impaziente del mondo e ho provato a cantare circa sei mesi dopo e sono rimasto scioccato da quanto fossi orrendo. Sembravo un bufalo ferito. Ho fatto una roba tipo Frankenstein Jr. quando arriva il mostro, parte Puttin' On The Rits e fa 'Ritz!'. Quello ero io. Poi, poco per volta, il mio corpo ha cominciato a riprendersi, mi sono tornate le forze, ho riprovato a cantare e non mi faceva male. Poi ho provato ad accennare Run To The Hills e ci sono riuscito. Quindi mi sono dato pace perché ho capito che la voce c'era ancora e dovevo solo conservarla per poterla usare al meglio quando sarebbe stato il momento.