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Billy Corgan: "Ecco la seconda rock band più influente di sempre"

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Author image Gianluigi Riccardo

01 dicembre 2025 alle ore 15:13, agg. alle 15:59

Il frontman degli Smashing Pumpkins vede solo una band inglese - dopo i Beatles - in termini di influenza sulle generazioni future

Billy Corgan è stato ospite del popolare format social Trackstar* nel quale volti noti dello spettacolo - e passanti casuali - vengono sfidati ad indovinare canzoni e artisti ascoltando poche note.

Nel corso dell'episodio, il frontman degli Smashing Pumpkins ha, tra le altre cose, fatto uscire l'impresario del wrestling che è in lui, invitando i Geese e i Goose a battersi in un match.

In aggiunta Corgan, che non si tira mai indietro quando si tratta di parlare di musica, ha rivelato quella che, secondo lui, è la seconda band più influente di tutti i tempi.

Di recente il leader della grande rock band americana è stato impegnato in una serie di show per celebrare i 30 anni del capolavoro "Mellon Collie And The Infinite Sadness", in cui l'album dei Pumpkins è stato riarrangiato e proposto live insieme alla Lyric Opera Orchestra di Chicago.

La (seconda) band più influente di sempre

Qual è la seconda band più influente di tutti i tempi secondo Billy Corgan?

Il leader degli Smashing Pumpkins non è mai stato timido relativamente al suo amore per una serie di artisti, basti pensare alla mai celata passione per i Black Sabbath.

Ma, a detta dell'artista di Chicago, sul gradino più alto del podio per quanto riguarda l'influenza sugli altri artisti, siedono altri du act britannici.

In vetta, forse non c'è nemmeno bisogno di sottolinearlo ci sono i Beatles, seguiti da una band che con i Fab Four ha poco da condividere in termini di suono ma molto in termini di influenza, seppur spesso circoscritta ad uno specifico sound.

Solo una band, dice Corgan, ha avuto un impatto tale, dopo i Beatles, e si tratta dei Joy Division.

"Da circa 20 anni discuto del fatto che, al di fuori dei Beatles probabilmente la band rock più influente del ventesimo secolo siano i Joy Division", ha spiegato. "Non credo ci sia molto da spiegare. Hanno cristallizzato il post punk in un modo che non è riuscito a nessun altro prima. Sono diventati l'esempio per molte band dopo di loro".

La motivazione, anche da un punto di vista di scrittura, risiede anche nel fatto che, dice Corgan, si tratta di musica pop ma non fatta per il mercato pop: "Ecco perché le persone ancora l'ascoltano. Forse hanno avuto solo una grande canzone in questo senso, che è Love Will Tear Us Apart, ma credo sia una delle band più grandiose di tutti i tempi, credo sia una cosa facilissima. Band importanti come i Beatles, i Velvet Underground, i Joy Division, creano una base su cui le altre band possono creare la loro musica. Di fatto quelle band vengono copiate in modo poco professionale ma non necessariamente te ne accorci. Ci sono 400 band che rifanno i Joy Division ma non è detto che siano percepiti. E anche se provassero a imitarli, in realtà, non ci riuscirebbero".


I festeggiamenti per i 30 anni di Mellon Collie

Il 21 novembre 2025, al Lyric Opera di Chicago, Billy Corgan ha inaugurato il primo di sette concerti straordinari per celebrare il 30° anniversario dell’album Mellon Collie and the Infinite Sadness. Lo spettacolo, intitolato “A Night of Mellon Collie and Infinite Sadness”, rappresenta la prima esecuzione orchestrale dell’opera rock ideata da Corgan, in collaborazione con l’Orchestra e il Coro del Lyric Opera di Chicago.

In parallelo all’evento lirico, il 21 novembre 2025 è uscita una riedizione deluxe in occasione del trentennale di Mellon Collie and the Infinite Sadness.

 Il cofanetto è disponibile in diversi formati, tra cui una versione 6 LP e una 4 CD, entrambi arricchiti con oltre 80 minuti di registrazioni live inedite tratte dal tour del 1996.

Il formato 6 LP è particolarmente lussuoso: include un libro rilegato con nuove note di copertina di Billy Corgan, un set di tarocchi personalizzati e sette litografie incorniciabili. Il tutto viene consegnato in un cofanetto avvolto in velluto, con una borsa in tessuto per il trasporto.

 Le versioni CD e digitali prevedono anch’esse i contributi live, oltre a nuove liner notes firmate da Corgan.

Corgan ha definito il recupero di questi nastri come "un lavoro d’amore, a tratti malinconico", perché il tour del 1996 rappresentava, per la formazione originale, “l’ultima tournée su larga scala prima che tutto cambiasse, sia a livello emotivo che spirituale”.

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