Ace Frehley, addio all'ex chitarrista dei KISS
17 ottobre 2025 alle ore 11:35, agg. alle 11:56
L'ex chitarrista e membro fondatore dei KISS è morto all'età di 74 anni in seguito ad un incidente nel suo studio di registrazione
Ace Frehley, ex chitarrista solista e membro fondatore dei Kiss, è morto il 16 ottobre 2025 all’età di 74 anni, in seguito a complicazioni dovute a una caduta nel suo studio che gli ha provocato un’emorragia cerebrale.
La famiglia ha reso noto che, nei suoi ultimi momenti, Frehley è stato circondato da affetto e supporto.
È il primo dei membri originari dei Kiss a lasciare questo mondo.
Negli ultimi mesi, prima della sua morte, Frehley aveva già dato segni di difficoltà: il 25 settembre 2025 subisce una caduta nel suo studio, che lo costringe a cancellare alcune date previste del suo tour.
In seguito, a causa di “problemi medici in corso,” annuncia la cancellazione di tutte le restanti date del 2025.
La carriera nei Kiss
Paul Daniel “Ace” Frehley entra nella storia del rock nel 1973, quando, rispondendo a un annuncio sul Village Voice, si unisce a Gene Simmons, Paul Stanley e Peter Criss per formare quella che diventerà una delle band più iconiche di sempre: i Kiss.
Fin dall’inizio, Frehley porta al gruppo non soltanto la sua chitarra, ma quella miscela di tecnica, presenza scenica ed effetti speciali che renderanno inconfondibile il sound “Spaceman”: il trucco argentato, la sua Gibson Les Paul fumante, gli assoli improvvisati
Negli anni Settanta, Frehley contribuisce con brani memorabili come Cold Gin, Shock Me (album Love Gun, 1977) e molti altri, diventando il volto (o almeno il volto mascherato) e la chitarra di riferimento di un intero movimento hard rock/glam rock.
Tuttavia le tensioni interne, problemi di salute e di dipendenza, e le divergenze creative lo spingono ad abbandonare la band nel 1982.
Dopo una reunion negli anni Novanta, tra il 1996 e il 2002, torna solo marginalmente a contribuire agli album ufficiali (come Psycho Circus) prima che la sua presenza si riduca progressivamente.
La carriera solista e le polemiche
Uscito dai Kiss, Ace Frehley non si ritira: nel 1978 pubblica il suo primo album da solista, intitolato Ace Frehley, contemporaneamente agli altri membri della band, con grande successo, in particolare grazie al singolo New York Groove, cover che diventa un hit.
Si forma il progetto Frehley’s Comet nel 1984, con cui continua a pubblicare musica, suonare in tour e affermare una propria identità lontano dall’ombra dei Kiss.
Negli ultimi decenni continua a produrre album solisti: Anomaly (2009), Space Invader (2014) – questo tra gli album solisti di ex Kiss più riusciti in termini di posizionamento commerciale negli USA – Origins Vol. 1 (2016) e 10,000 Volts (2024).
Frehley nel solista ha mostrato un lato più personale, anche nelle canzoni cover, nel live, nella dimensione più intima dello studio e della chitarra: quello stesso Spaceman che nei Kiss era parte dello spettacolo, ma che fuori dal palco diventava autore, interprete, leader del proprio suono.
Le tensioni con i suoi ex compagni di band, Gene Simmons e Paul Stanley, erano già note da tempo, ma negli ultimi anni si sono concretizzate in dichiarazioni molto forti. Frehley ha recentemente detto che il suo nuovo album 10,000 Volts farà sembrare i Kiss “degli imbecilli.”
Ha lamentato di essere stato screditato da Paul e Gene, soprattutto negli anni successivi all’uscita dalla band, e ha espresso la propria volontà di rispondere non con conflitti verbali ma con musica.
C’erano anche questioni di tipo pratico: i Kiss non pubblicavano un album da molto tempo, e Frehley sottolineava il fatto di essere ancora attivo, sobrio da anni, impegnato a produrre, suonare, creare.
In un’intervista, ha parlato del desiderio che la sua reputazione venga ridimensionata in modo giusto, che il suo ruolo nella storia sia riconosciuto pienamente, non oscurato da rancori o revisionismi